Intervista al Giurista Giovanni Russo Spena: confermati tutti i nostri peggiori timori sull'impianto della legge truffa per il MONOPOLIO TOTALE senza possibilità di autocoltivazioni
Da gennaio 2016 abbiamo individuato molti lati negativi e ingannevoli nella PL dell’intergruppo per la (finta) legalizzazione finalizzata al monopolio, lo abbiamo fatto evidenziando numerose contraddizioni e divulgando documenti autentici che la propaganda pro monopolio avrebbe preferito non venissero diffusi e conosciuti dalle persone interessate.
Lo abbiamo fatto non solo per un generico seppur sacrosanto “diritto di cronaca”, ma perché le persone interessate all’argomento sono persone nate e vissute in regime proibizionista, hanno avuto in larga parte (purtroppo) modo di saggiarne le persecuzioni e sognano di vederne la fine.
Gli (incredibili) emendamenti dell'Intergruppo Cannabis Legale al DDL "Cannabis Legale"
Inizia così, nel peggiore dei modi, l'iter alla Camera della proposta di legge truffa per l'istituzione di un Monopolio sulla cannabis, mascherato da finta "legalizzazione"
L'unico prodotto agricolo valutato in grammi oltre la cannabis è lo zafferano (e il lattice essiccato delle corolle incise di Papaverum Somniferum)
Ogni bulbo di zafferano produce uno o al massimo due fiori e si raccoglie solo il pistillo che pesa pochissimi milligrammi.
Il valore economico di una merce è determinato dalle leggi di mercato ed è il risultato del rapporto tra domanda e offerta: il prezzo sale in maniera inversamente proporzionale in relazione a quanto sia maggiore la sua richiesta rispetto ad una minore offerta. Il valore dell'oro è determinato dalla sua rarità, come alto è il costo del tartufo per via della sua diffusione ridotta in natura, solo in determinati periodi di raccolta e in pochi, limitati luoghi.
Il prezzo della cannabis invece è determinato dal proibizionismo che rende la sua offerta (disponibilità) inferiore alla domanda.
Direzione Nazionale Antimafia: testo integrale del parere sulla #CannabisLegale
Contiene tutte le osservazioni rese alla Camera dalla DNA sulla proposta di legge dell’Intergruppo Cannabis Legale.
CREA: «Coltivare la cannabis in famiglia mette a rischio la salute dei più giovani»
«Coltivare la cannabis in famiglia mette a rischio la salute dei più giovani»: è questo il titolo della rassegna stampa pubblicata lo scorso 22 giugno sul sito istituzionale del CREA, per ribadire quanto espresso alla Camera da Gianpaolo Grassi, primo ricercatore dell’ente, durante le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul disegno di legge “Cannabis Legale”:
Fonte: http://www.crea.gov.it/
A tal proposito, sebbene l’intervento di Gianpaolo Grassi, al pari di altri, avesse già riscosso una discreta attenzione da parte di svariate agenzie di stampa nazionali, data la rilevanza dell’argomento trattato, riteniamo comunque opportuno evidenziare come il CREA, per mezzo del proprio sito istituzionale, abbia voluto porre l’accento su una avvertenza in particolare, che non ci sembra affatto essere stata determinata dalla ricerca scientifica di cui l’ente si occupa sotto la vigilanza del MIPAAF, bensì da ben più specifici interessi di natura economica affinché il suddetto disegno di legge proceda in una determinata direzione e non in altre.